giovedì 21 giugno 2012

Tiramisù al vetro & Co.


Veniamo ad uno dei miei cavalli di battaglia: il tiramisù, il dolce che preparo più spesso, in testa alla classifica dei più amati in Italia ma notissimo e apprezzatissimo ovunque nel mondo.
La storia del tiramisù sconfina nella leggenda: Toscana e Veneto se ne disputano la paternità. La versione più accreditata della storia del tiramisù ne colloca la nascita verso la fine del XVII secolo.
Si narra che il dolce vide la luce a Siena; l’occasione fu una visita dell’allora  Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, grande amante dello sfarzo e, a quanto pare, anche  piuttosto goloso che non mancò di apprezzare la nuova specialità battezzata, proprio in suo onore, “zuppa del duca”. 
Alla sua partenza, la nobile ricetta lo seguì alla corte di Firenze, importante crocevia artistico e culturale.  Fu così che la “zuppa del duca” divenne famosa, fino ad oltrepassare i confini del granducato per approdare a Treviso e quindi a Venezia, dove divenne il dolce prediletto dai cortigiani, che gli  attribuivano proprietà eccitanti ed afrodisiache tanto che si diffuse l’abitudine di consumarne abbondanti porzioni prima  di ogni incontro amoroso.  E così la “zuppa del duca” cambiò nome e prese quello decisamente più allusivo di "tiramisù".

Sulle presunte virtù afrodisiache del tiramisù ci sarebbe forse da dibattere, indiscutibile è invece il suo valore energetico, una vera e propria bomba calorica alla quale però resister non si può!


Di seguito riporto la ricetta che seguo sempre sia per la versione in vaschetta che per la versione in coppa di vetro. La mia personale aggiunta alla ricetta tradizionale è un pò di panna montata.

TIRAMISU' - 8 / 10 porzioni

500 gr. mascarpone
100 gr. zucchero
4 uova
100 / 200 ml. panna da montare
350 gr. savoiardi
2 tazze caffè espresso
1 bicchiere Marsala o Rhum
cacao amaro in polvere q.b.

Separare i tuorli dagli albumi.
Montare i tuorli insieme allo zucchero fino ad ottenere un composto  bianco e spumoso.
Con un cucchiaio in legno lavorare il mascarpone a temperatura ambiente finché diventa una crema liscia e senza grumi. Unire il mascarpone al composto di uova e zucchero, amalgamandolo bene.
Montare la panna ed unirla al composto.
Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone.
Miscelare il liquore scelto con il caffè e zuccherare a piacere, allungare con un pò d'acqua se lo ritenete opportuno.   
Immergere velocemente i savoiardi nella bagna così ottenuta: i biscotti dovranno risultare ben imbevuti, ma non completamente zuppi   
Foderare il fondo di una vaschetta in plastica per alimenti con  uno strato di savoiardi.
Quindi stendere uno strato di crema al mascarpone, livellandolo con una spatola. Procedere con un secondo strato di biscotti e coprire con la rimanente crema.
Spolverare quindi con cacao amaro e tenere in frigorifero.
N.B. nella versione in coppa io ho decorato con mandorle caramellate e ghirigori di cioccolato.


Come ogni dolce di successo, anche il tiramisù ha dato origine a una serie, pressoché infinita, di varianti. Alcune prevedono la semplice sostituzione di alcuni ingredienti (pan di Spagna o pavesini al posto dei savoiardi, brandy invece di Marsala, latte invece del caffè, ecc.), altre sono vere e proprie rivisitazioni come il tiramisù ai frutti di bosco o al limone.
Anche io nel tempo mi sono sbizzarrita con qualche variante ...


La classica versione in vaschetta ma con crema bicolore ...



Versione U.S.A. con il tanto faticosamente cercato mascarpone: PICK ME UP ...



Versione "charlotte" con pavesini ...



Per il quarto compleanno di mio nipote, monoporzione classico ...




... e monoporzione ai frutti rossi !!!





5 commenti:

  1. Mamma mia... assaggiato e apprezzato assai :D°°

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    1. Eh! Già! Da voi ho ricevuto una bella standing ovation ! :-) Grazie!

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  2. Che bello questo tiramisù in tutte le sue declinazioni, sono arrivata ora al tuo blog tramite un'immagine del tiramisù tuo postatasu twitter da qualche truffaldina che se ne è appropriata, ma a me piace seguire le persone genuine e che sanno fare con le prorpie mani, per cui ti faccio i miei complimenti e mi unisco ai lettori del tuo blog, un abbraccio

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    1. Grazie 1000 Stefania ! Anche tu hai una fan in più ! :-)

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  3. Scopro solo ora che la Toscana, anzi Siena una delle capitali del mio Chianti, potrebbe essere la madre di questo buonissimo dolce, sicuramente uno dei più noti! Con la ripubblicazione di questo post nel mio blog, sancisco il nostro gustosissimo gemellaggio tra blog :-) grazie

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Dimmi cosa ne pensi ... grazie! :-)

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