Veniamo ad uno dei miei cavalli di battaglia: il tiramisù, il dolce che preparo più spesso, in testa alla classifica dei più amati in Italia ma notissimo e apprezzatissimo ovunque nel mondo.
La storia del tiramisù sconfina nella leggenda: Toscana e Veneto se ne disputano la paternità. La versione più accreditata della storia del tiramisù ne colloca la nascita
verso la fine del XVII secolo.
Alla sua partenza, la nobile ricetta lo seguì alla corte di Firenze, importante crocevia artistico e culturale. Fu così che la “zuppa del duca” divenne famosa, fino ad oltrepassare
i confini del granducato per approdare a Treviso e quindi a Venezia, dove divenne il dolce prediletto dai cortigiani, che gli
attribuivano proprietà eccitanti ed afrodisiache tanto che si diffuse
l’abitudine di consumarne abbondanti porzioni prima di ogni incontro
amoroso. E così la “zuppa del duca” cambiò nome e prese quello
decisamente più allusivo di "tiramisù".
Sulle presunte virtù afrodisiache del
tiramisù ci sarebbe forse da dibattere, indiscutibile è invece il suo valore energetico, una vera e propria bomba calorica alla quale però resister non si può!
Di seguito riporto la ricetta che seguo sempre sia per la versione in vaschetta che per la versione in coppa di vetro. La mia personale aggiunta alla ricetta tradizionale è un pò di panna montata.
TIRAMISU' - 8 / 10 porzioni
500 gr. mascarpone
100 gr. zucchero 4 uova
100 / 200 ml. panna da montare
350 gr. savoiardi 2 tazze caffè espresso
1 bicchiere Marsala o Rhum
cacao amaro in polvere q.b.
Separare i tuorli dagli albumi.
Montare i tuorli insieme allo zucchero fino
ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Con un cucchiaio in legno
lavorare il mascarpone a temperatura ambiente finché diventa una crema liscia e
senza grumi. Unire il mascarpone al composto di uova e zucchero,
amalgamandolo bene.
Montare la panna ed unirla al composto.
Montare gli albumi a neve ben ferma con un pizzico di
sale e aggiungere con delicatezza alla crema di uova e mascarpone.
Miscelare il liquore scelto con il caffè e zuccherare a piacere, allungare con un pò d'acqua se lo ritenete opportuno.
Immergere velocemente i savoiardi nella bagna così
ottenuta: i biscotti dovranno risultare ben imbevuti, ma non completamente
zuppi
Foderare il fondo di
una vaschetta in plastica per alimenti con uno strato di savoiardi.
Quindi stendere uno strato di crema al mascarpone, livellandolo con una
spatola. Procedere con un secondo strato di biscotti e coprire con la rimanente
crema.
Spolverare quindi con cacao amaro e tenere in frigorifero.
N.B. nella versione in coppa io ho decorato con mandorle caramellate e ghirigori di cioccolato.
Anche io nel tempo mi sono sbizzarrita con qualche variante ...
La classica versione in vaschetta ma con crema bicolore ...
Versione U.S.A. con il tanto faticosamente cercato mascarpone: PICK ME UP ...
Versione "charlotte" con pavesini ...
Per il quarto compleanno di mio nipote, monoporzione classico ...
... e monoporzione ai frutti rossi !!!
Mamma mia... assaggiato e apprezzato assai :D°°
RispondiEliminaEh! Già! Da voi ho ricevuto una bella standing ovation ! :-) Grazie!
EliminaChe bello questo tiramisù in tutte le sue declinazioni, sono arrivata ora al tuo blog tramite un'immagine del tiramisù tuo postatasu twitter da qualche truffaldina che se ne è appropriata, ma a me piace seguire le persone genuine e che sanno fare con le prorpie mani, per cui ti faccio i miei complimenti e mi unisco ai lettori del tuo blog, un abbraccio
RispondiEliminaGrazie 1000 Stefania ! Anche tu hai una fan in più ! :-)
EliminaScopro solo ora che la Toscana, anzi Siena una delle capitali del mio Chianti, potrebbe essere la madre di questo buonissimo dolce, sicuramente uno dei più noti! Con la ripubblicazione di questo post nel mio blog, sancisco il nostro gustosissimo gemellaggio tra blog :-) grazie
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