Tondo come il sole e giallo come l'oro il pangiallo romano è un dolce tipico delle festività natalizie.
Le sue origini risalgono alla Roma imperiale, quando veniva impastato e consumato il giorno del solstizio d'inverno come buon auspicio per il ritorno delle lunghe giornate di sole
Come molti dolci tradizionali il pangiallo ha subito numerose trasformazioni durante i secoli. Tradizionalmente viene ottenuto tramite l'impasto di frutta secca, miele e cedro candito, e prima della cottura viene ricoperto da uno strato di pastella d'uovo o di farina, zafferano e spezie.
Molto simile al panpepato tipico di Lazio e Umbria ( QUI la ricetta ), il pangiallo se ne differenzia per l'assenza di pepe e cioccolato, è un dolce che si trova difficilmente dal pasticcere può quindi essere un graditissimo regalo per amici o parenti ricoperto con carta trasparente e legato con un bel fiocco si conserva fino a 12 mesi !
Molto simile al panpepato tipico di Lazio e Umbria ( QUI la ricetta ), il pangiallo se ne differenzia per l'assenza di pepe e cioccolato, è un dolce che si trova difficilmente dal pasticcere può quindi essere un graditissimo regalo per amici o parenti ricoperto con carta trasparente e legato con un bel fiocco si conserva fino a 12 mesi !