Tu, luna luna tu, luna caprese,
ca faje sunná ll'ammore a 'e
'nnammurate ...
Qualcuno di Voi magari l'avrà già ammirata, la stupenda luna di Capri che fa sognare l'amore e fa innamorare. Io sogno di assaporare presto le sue atmosfere ed Immagino Capri come un concentrato di bellezza circondato di azzurro: un'isola che accoglie con l'allegria colorata del porto di Marina Grande, invita in quel salotto all'aria aperta che è la Piazzetta, incanta con la suggestione di luoghi come la Certosa di San Giacomo, stordisce a sorpresa con vedute da batticuore come il Belvedere di Tragara o l'Arco Naturale. Sfavillante sotto il sole, languida al chiaro di luna, Capri promette e mantiene da secoli quella dolcezza del vivere che ha attratto poeti, artisti e viaggiatori di cerca della bellezza più pura.
Non poteva non nascere qui una torta conturbante come questa ... la leggenda narra che, negli anni Venti, un pasticcere, emozionato e turbato per la commissione di un dolce da parte degli sgherri al seguito di Al Capone, sbagliò l'impasto e quella che doveva essere una torta comune della Costiera Amalfitana si trasformò in un dolce mai visto prima: una soffice composizione di cioccolato fondente e mandorle che, grazie alla farina dimenticata, divenne la Torta Caprese, dolce divino e voluttuoso, imitato in lungo e in largo ed interpretato in numerose varianti, tutte ricche e gustose, ma il vero spirito della Caprese è, secondo me, solo uno: la semplicità !