venerdì 28 dicembre 2012

Il mio primo profiteroles


Per il primo compleanno di mio nipote Riccardo ho deciso di imbarcarmi in un'impresa a dir poco titanica ed ho preparato un profiteroles. Impresa titanica perchè, a parte mangiarlo, non lo avevo mai preparato prima nè mai ovviamente mi ero mai cimentata con i bignè ma, con la incosciente sicurezza che ti trasmettono le ricerche on line e la visione di altri cuochi più o meno dilettanti su YouTube, mi son detta che sì: la missione era possibile! :-) Così, dita incrociate e concentrazione al massimo mi sono chiusa in cucina per mezza giornata!
Tanto per far sfoggio di quanto ho studiato ora non posso non raccontarvi qualcosa sulle origini del profiteroles, dolce molto ricco nato nel Rinascimento e precisamente dopo che, nel 1540, venne inventata la pasta choux, ovvero la pasta dei bignè. Il creatore della pasta choux era un cuoco che Caterina de' Medici portò al suo seguito presso la corte di Francia quando andò in sposa ad Enrico II.
Il profiteroles si presenta fondamentalmente come una piramide di piccoli bignè, riempiti di panna montata, crema pasticcera o chantilly,  e ricoperti in genere da una densa glassa a base di panna e cioccolato fondente fuso, ma è un dolce che si presta a moltissime varianti golose, per farcitura e per glassa, e persino salate. Il nome di questo dolce nasce dalla parola francese "profit", che significa "profitto, guadagno", e il suo diminutivo "profiteroles", in ambito gastronomico, significa letteralmente "piccola gratificazione".

mercoledì 26 dicembre 2012

Torta frutta secca e cioccolato

 
Dopo i bagordi natalizi non so quanto tempo e voglia avete ancora di preparare dolci o anche solamente di sentirne parlare, vorrei comunque condividere con voi la ricetta di questa torta per grandi occasioni che per ingredienti e consistenza potrebbe ricordare, un pò alla lontana, la Christmas Cake britannica ma ricordatevi che ho detto alla lontana! ;-)
Ho preparato questa torta-trionfo di frutta secca e cioccolato lo scorso anno per il compleanno di mio marito che, cadendo il 23 dicembre, mi impone di fare voli pindarici di fantasia in cucina anche all'antiVigilia di Natale quando le risorse energetiche stanno per esaurirsi e gli unici ingredienti che ho in testa e tra le mani sono spezie, frutta secca, liquori e cioccolato. L'idea era partita da una ricetta di una torta fichi e rum che io ho arricchito e riadattato tanto per non farla sfigurare durante il party: l'aspetto finale era tanto gradevole quanto calorica era la più piccola porzione ma ... sappiamo che al periodo di Natale non si conta mai in bocca! ;-)

domenica 23 dicembre 2012

Biscotti alla cannella

 
E adesso non ditemi che la cannella non fa Natale! ;-) ... sicuramente è uno dei profumi più caratteristici delle Feste, un caldo abbraccio che avvolge la casa e i sensi insinuandosi nella memoria. Da quando ho scoperto questi biscotti non ho fatto che sfornarli, mangiarli e regalarli. Devo ringraziare Eleonora che me li ha inviati in dono in occasione dello Swap Noel organizzato da Fioredicollina: appena estorta la ricetta mi sono messa all'opera. Pochi semplici ingredienti per creare facilmente ottimi biscotti da consumare nudi, decorati con ghiaccia o ricoperti di cioccolato, magari per un perfetto tea time. Qui potete ammirare i biscotti che ha preparato Eleonora con la sua ricetta originale, che comunque io riporto con un paio di piccolissime modifiche.
Ora godetevi il profumo! :-)

venerdì 21 dicembre 2012

Latte condensato homemade


 
Molti di voi conosceranno il latte condensato e alcuni no: per chi non lo sapesse per latte condensato si intende, in poche parole, latte cotto, privato dell’umidità, cui è stato aggiunto lo zucchero.
Il latte condensato viene spesso utilizzato nella preparazione di cioccolatini, gelati, dolci (soprattutto brasiliani) ma può essere anche consumato al naturale, spalmato sul pane o mangiato a cucchiaiate (sempre che non soffriate di glicemia!). C'è chi lo usa per farcire pan di spagna, chi in sostituzione delle uova per la crema del tiramisù, chi lo trasforma in dulche de leche ... io, per esempio, lo uso per preparare il FUDGE
E' un prodotto distribuito specialmente da una nota marca, venduto in barattoli o tubetti, ma non si trova proprio sempre nei supermercati ed è anche un pò caro, cmq quando capita ne faccio un pò di scorta. Cercando in rete ho scoperto che è possibile farlo anche da sè e per di più è una preparazione di disarmante semplicità!
Di certo farsi il latte condensato in casa ha i suoi vantaggi: in primis la rapidita' di esecuzione e poi,  come per tutte le preparazioni casalinghe, la genuinità, la soddisfazione di aver preparato qualcosa di buono e non da ultimo un bel risparmio economico, che di questi tempi certo non guasta! 

lunedì 17 dicembre 2012

Cupcakes alla banana

 
Eccomi qui con un nuovo post veloce veloce, direi quasi telegrafico: purtroppo il tempo per scrivere si riduce drasticamente in questo periodo. Casa è praticamente trasformata nell'ufficio di Babbo Natale e non so più dove mettere testa, mani e doni! Ho comunque trascorso un duro week end di lavoro in cucina a preparare cibarie per festeggiare uno dei miei nipotini: il 1° anno non si scorda mai! Quindi ora vi sottopongo le ricette proposte agli invitati e vestite in chiave natalizia: cominciamo con le cupcakes alla banana: dalla ricetta di un buonissima torta alla banana ho tirato fuori delle morbide tortine dalla texture polposa (licenza poetica) profumate con un pizzico di zenzero e cannella e decorate con una palla di neve di frosting e un biscottino alla cannella.

giovedì 6 dicembre 2012

Chocolate chip cookies

 
Gustosissimi, i cookies con gocce di cioccolato sono i biscotti più venduti e mangiati del Nuovo Continete ma il loro sapore inconfondibile è famoso e apprezzato in tutto il mondo . Semplici da preparare potrete conservarne la fragranza in una classica biscottiera chiusa ermeticamente per oltre una settimana assicurandovi ogni mattina una colazione ricca di gusto! Si tratta di biscotti preparati con 2 diversi tipi di zucchero e golosissime gocce di cioccolato. Come per tutte le prelibatezze, anche le origini di questo dolce sono contese: sono preparati con 2 tipi di zucchero in egual quantità e, ovviamente, gocce di cioccolato in abbondanza, ne esistono moltissime varianti, come ad esempio quella con pezzetti di nocciole o quella ai fiocchi d'avena.
Io personalmente devo ringraziare la mia collega blogger Stefania che me ne ha fatto dono, insieme a un delizioso RecipeBook creato da lei, in occasione del recente Thanksgiving Swap a cui ho partecipato: dopo averli mangiati mi sono entusiasmata e le ho chiesto subito la ricetta. Confesso che sono biscotti un pò calorici (ma và?) ma un pezzo è più che sufficiente per fare un carico di energia e rimanere soddisfatti, comunque io forse li ho fatti troppo grandi perchè dall'impasto ho tirato fuori 13 pezzi di circa 8 cm. di diametro: la prossima volta devo farli più piccoli! ;-) Propongo ora questi biscotti non solo perchè sono dolcetti che scaldano il cuore ma anche perchè sono perfetti come regalini homemade, magari confezionati indivdualmente.
E adesso la domanda del secolo: perchè le gocce di cioccolato che hanno gli americani sono più grandi delle nostre??? ;-)

domenica 2 dicembre 2012

Sbrisolona dolce cuore


La torta sbrisolona è un dolce tipico lombardo, precisamente della zona del mantovano: molto conosciuta anche all'estero è una torta "frollosa", dal gusto ricco e deve il suo nome alla friabilità delle "brise" grandi e piccole che si formano quando, dando un pugno al centro, viene porzionata spezzandola. Proprio per la ricchezza degli ingredienti trovo che sia molto adatta al clima delle Feste: era da tempo che volevo provarla e questi giorni di gioiosa attesa del Natale mi sono sembrati l'ideale, così è diventata il dolce della prima domenica di Avvento. La torta ha origini povere e contadine, ho utilizzato farina di mais, strutto e nocciole per recuperare il gusto caldo della tradizione ed ho aggiunto un cuore di crema agli amaretti come morbida sorpresa.
Questa prima domenica di Avvento ha portato in casa mia anche il presepe, simbolo primo del Natale: non sono importanti le dimensioni e basta trovare un piccolo angolo per la nostra scena della natività affinchè possa semplicemente richiamare l'attenzione e svegliare i nostri cuori. Magari davanti al vostro presepe in ammirazione di quella culla ancora vuota potrete dividere la sbrisolona con i vostri cari soreseggiando un bicchiere di Lambrusco amabile o di vino dolce liquoroso come il Malvasia, il Passito di Pantelleria o il Vin Santo.

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